Effetti dell'incendio sulle strutture in cemento armato: il caso della Torre Windsor di Madrid

di Enrico Manieri - Henry62
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L'articolo di risposta di Paolo Attivissimo alle osservazioni del professor Raffaele Giovanelli, pubblicate sul sito Effedieffe, mi ha ricordato che avevo ricevuto tempo fa un interessante servizio fotografico, fatto direttamente dalla ditta "Ortiz Construcciones y Proyectos S.A.", che ha curato per conto dell'Assessorato all'Urbanistica del Comune di Madrid, Ufficio Tecnico-Controllo Edificazione, la demolizione della Windsor Tower distrutta da un violentissimo incendio il 12 febbraio del 2005.
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La Torre, che venne edificata nel 1979, era alta 106 metri, per un totale di di 32 piani, di cui 29 esterni e 3 sotterranei.
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L'edificio, il più alto di Madrid, aveva una struttura interna in cemento armato ed una facciata in vetro, con tutti i piani dotati di ampie finestre, tranne il piano tecnico che divideva in due parti il grattacielo.


Il grattacielo aveva pertanto una struttura portante centrale convenzionale, costruita in modo da risultare solidissima, come del resto era possibile fare per la non eccessiva altezza del palazzo, mentre nella sua porzione superiore si affiancava al core in cemento una struttura portante in acciaio.


La solidità della struttura e la scelta dei progettisti di utilizzare pilastri portanti in cemento armato rinforzato ha consentito al palazzo di sopravvivere, almeno nelle sue parti principali, all'incendio violentissimo che iniziò verso la mezzanotte, a partire dal 21° piano.
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L'incendio invase velocemente i piani più elevati, provocando il completo collasso delle strutture in acciaio sovrastanti, ed in breve si estese a tutto l'edificio, costringendo i pompieri ad una lotta di 24 ore con le fiamme.
Fortunatamente non si ebbero vittime, ma solo sette feriti fra i pompieri.


Le immagini notturne dell'incendio sono ben conosciute, perchè spesso indicate, a torto, come un esempio di come si sarebbero dovuti comportare tutti i grattacieli rispetto a ciò che invece successe al World Trade Center nell'attacco terroristico dell'11 Settembre 2001.

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In realtà, le immagini e le relazioni tecniche dimostrano che l'incendio della Torre Windsor è un esempio di un collasso di strutture portanti in acciaio indotto solamente da un incendio.

Ci si dimentica infatti di dire che la Windsor Tower era alta meno di un terzo delle Torri Gemelle e poco più della metà del WTC7, che era fatta in cemento armato e che, nonostante questo, subì proprio il collasso delle parti in acciaio e dovette essere demolita anche nelle parti in cemento armato, per un costo complessivo dei lavori di demolizione di 22 milioni di euro.
La demolizione venne completata nell'agosto 2005.

Non si arrabbierà, spero, il professor Giovanelli, ma la sua affermazione:
"Probabilmente l'acciaio del grattacielo di Madrid (dimensioni inferiori a quelle del WTC7, ma simile nella tecnica costruttiva), bruciato nel febbraio 2005, ignorava le dotte opinioni del professor Eagar, perché si è contorto, si è ossidato, ma ha retto l'incendio per un giorno sino all'esaurimento di ogni materiale combustibile (5) (figura 3).
C'è chi osserverà che nel caso del grattacielo di Madrid non è stato sparso combustibile avio.
Ma nelle Twin Towers il combustibile degli aerei è interamente bruciato nel tempo di circa 15 minuti, esaurendo il suo effetto ben prima dei crolli.
Dopo questa pausa sulla torre di Madrid, che non è collassata, torniamo alla replica alle critiche di Attivissimo"
è completamente sballata e priva di fondamento, francamente inaccettabile dopo 7 anni dai fatti da parte di chi vorrebbe spiegare ciò che è successo.

Il paragone col WTC7 è del tutto errato, sia per la tecnica costruttiva, sia per i materiali impiegati che, soprattutto, per il disegno progettuale.

Come tutti ricordiamo, il WTC7 era un palazzo interamente in acciaio, costruito su una centrale elettrica della Con-Ed che inglobava parte delle colonne portanti e che, per un successivo allargamento di progetto degli spazi commerciali, aveva subito una estensione asimmetrica delle strutture portanti con la presenza ai piani dal 5° al 7° di strutture a cantilever.

Ogni confronto è del tutto impossibile e, purtroppo, non depone certo a favore della conoscenza dei fatti dell'11 Settembre del professor Giovanelli.
Spero quindi di dare un contributo anche in questo senso, senza alcuna polemica, per sgombrare definitivamente il campo da questi esempi inconsistenti.

Mentre le immagini dell'edificio in fiamme sono famose, è più difficile vedere invece gli effetti del tremendo incendio sulle strutture portanti della Torre ed averte documentazione dei lavori di demolizione, che, trattandosi di un edificio in cemento armato, richiesero l'uso di tecniche molto diverse da quelle adottate a New York per demolire ciò che restava del World Trade Center (dove, ricordo, oltre agli edifici crollati nell'attacco, vennero successivamente demoliti anche gli edifici rimasti gravemente coinvolti dal crollo delle macerie).

A seguire, quindi, mostro una carrellata di fotografie che illustrano, senza necessità di commenti, queste fasi.
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- L'INCENDIO -
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- I DANNI ALLE STRUTTURE IN ACCIAIO -
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- I DANNI ALLE STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO -
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- LA DEMOLIZIONE DELLE STRUTTURE IN ACCIAIO -
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- LA DEMOLIZIONE DELLE STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO -
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- SI PORTANO AL SUOLO LE MACERIE -



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DOSSIER "EFFETTI DEGLI INCENDI" .
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