Rottami nel "A-E Drive" del Pentagono: "11-SETTEMBRE" ottiene un'altra conferma!

di Enrico Manieri - Henry62

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Aggiornamento in data 14 Maggio 2008 in coda all'articolo .

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Dopo la clamorosa conferma da parte del Nist della presenza di un UPS all'81° piano della Torre Sud, voglio oggi comunicarvi un altro importantissimo successo per il sito "11-SETTEMBRE" e per tutto il Gruppo Undicisettembre.
Molti ricorderanno la clamorosa fotografia che mi venne spedita a fine agosto-inizio settembre dello scorso anno e che ho presentato, con molta cautela, in questo articolo.
Oggi, aprile 2008, torniamo ad occuparcene.
La fotografia mostra dei rottami di aereo, fra cui si distinguono chiaramente parti statiche del motore ed un pezzo consistente del carrello principale d'atterraggio.
Nell'immagine si nota la presenza di un "skid steer", un mezzo impiegato all'interno del Pentagono per lavori di sgombero delle macerie, la cui presenza nel "A-E Drive" (corridoio carrozzabile interno al Pentagono, che separa i due anelli più interni dai tre più esterni) è certa ed è stata da me documentata in questo articolo.

Nell'immagine si notano anche i resti bruciati dei copertoni del carrello, di cui restano le parti metalliche che ne costituivano l'armatura interna.

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Dopo la pubblicazione del pezzo, numerosi amici, soprattutto dagli Stati Uniti e da Paesi del Commonwealth (Australia compresa) mi contattarono ed iniziò una febbrile settimana di scambi di informazioni, tutti tesi ad individuare altri elementi che potessero confermare l'originalità dell'immagine, il nome dell'autore, la data ed il luogo dello scatto.

Come potete immaginare, le probabilità di giungere ad un successo erano ben scarse, anche perchè avevo già atteso molti giorni prima di pubblicare l'immagine, cercando invano di avere altre immagini o comunque elementi di prova che consentissero di inquadrare meglio la questione.

Attraverso un amico del Regno Unito (J.F.) ricevetti una dritta che si rivelò fondamentale.

Mi veniva segnalato che forse una persona che poteva conoscere l'autore dell'immagine era citato, per altri motivi, in un articolo di cui mi veniva fornito il link, ma chi mi scriveva non era stato in grado di contattare nessuna delle persone, i cui nomi comparivano nell'articolo, per avere una conferma.

L'articolo, in verità, riguardava varie persone, di cui solo un paio mi sembravano poter essere riconducibili, per il ruolo rivestito, ai soccorsi al Pentagono nel 2001, e si riferiva a vicende di un paio d'anni fa, non connesse con l'attacco dell'11 settembre.

Francamente scettico, decisi di non mollare comunque la pista, anche se debolissima, perchè era l'unica che mi era rimasta, dopo che altre segnalazioni si erano rivelate infondate.

Addirittura alcuni siti complottisti, PfT fra i primi, avevano etichettato come "fake" l'immagine, senza mai però fornire alcuna prova della presunta manipolazione o falsificazione, se non le solite (ed inutili!) chiacchiere cui ormai siamo abituati.

Mi sembrava del tutto logico che costoro non avrebbero mai potuto accettare un'immagine che, se dimostrata vera, avrebbe definitivamente accantonato le loro ipotesi di sorvolo o di "no-plane" al Pentagono.

Pur esitando, iniziai allora a cercare di dare spessore alla nuova pista.

Contattai tutti i miei corrispondenti d'Oltreoceano, comunicando ad un paio di loro, i più fidati, esattamente tutti quei pochi elementi di cui ero entrato in possesso, chiedendo il loro aiuto.

Nonostante questo, purtroppo, non si giunse ad alcun risultato.

Inutile sottolineare che l'immagine non conteneva alcun tipo di informazione sulle modalità e tempi di ripresa e non sembrava scattata con una macchina digitale, quanto piuttosto essere la scansione di una fotografia stampata su carta.

Lo "skid steer" non consentiva altre indicazioni, se non la presenza di numeri che potevano forse essere ricondotti a parti di recapiti telefonici.

Provai a verificare i numeri delle ditte che certamente avevano fornito delle attrezzature per i lavori di sgombero al Pentagono, ma non giunsi ad alcun risultato degno di menzione. .

Delle due persone citate nell'articolo, di cui ero riuscito a trovare dei riferimenti email, una aveva risposto e si diceva del tutto estranea alla vicenda, l'altra non aveva risposto; del resto, io avevo fatto delle banali ricerche in rete e avevo trovato degli indirizzi email che potevano essere stati tranquillamente dismessi, visto che erano piuttosto datati.

A fine ottobre 2007 ricevetti una sorpresa per email.

"I was there when the picture was taken and worked in the same area for multiple days.

I was moving material with the skid steer in the picture."

seguito da firma.

La persona contattata non era quindi l'autore dell'immagine, ma un prezioso ed importante testimone oculare che aveva lavorato con le squadre dei soccorritori presso il Pentagono.

Per riservatezza, non comunicherò alcun riferimento che possa portare all'individuazione della persona, ma tengo a precisare che da quel momento ho avuto un continuo scambio di messaggi con lo stesso e, naturalmente, ho avuto la conferma dell'originalità della fotografia, che è stata scattata da una persona ben nota al mio testimone, che lavorava con lui allo sgombero delle macerie.

Questo il primo messaggio in cui il mio interlocutore accenna all'origine della fotografia.

data: Venerdì 26 Ottobre 2007

"I did not take the picture. I believe the picture was taken by (omissis) my team.

It was taken on the (omissis). I believe that would be 28 September 2001."

seguito da firma.

A questo messaggio ne seguirono altri, che non ritengo di divulgare, perchè quelli pubblicati sono sufficienti perchè la questione possa dirsi definita..

In conclusione, l'immagine è originale, è stata scattata nel "A-E Drive" del Pentagono nel settembre 2001 da una persona che con altri soccorritori lavorava allo sgombero delle macerie.

Riassumendo, quindi, ritengo di poter dire di aver svolto le necessarie ricerche e di avere non solo individuato quando, dove e chi scattò questa immagine, ma di avere anche la preziosa conferma di un autorevole testimone oculare che era presente al momento dello scatto.

A questo punto, resta solamente da rispondere ad una domanda: perchè non ho parlato finora di queste importantissime novità se, come è possibile vedere dalle immagini dei messaggi allegati, tutto si era già risolto a fine ottobre 2007 (cioè più di 5 mesi fa...)?

Il motivo è molto semplice: io ritengo di fare della ricerca sui fatti dell'11 settembre, non di perseguire il facile scoop o il sensazionalismo.

Ho lasciato trascorrere un lasso di tempo adeguato per dimostrare la mia correttezza a chi mi ha dimostrato fiducia e mi ha consentito di fare chiarezza.

Voglio, naturalmente, ringraziare pubblicamente questo testimone e, con lui, tutti coloro che mi hanno aiutato in questa ricerca.

Dato che ci sarà certamente qualcuno dotato di "alto senso critico", che non si fiderà di quanto da me pubblicato, non avendo io rivelato i nomi delle mie fonti, rispondo fin da ora che la critica la accetto volentieri e non mi preoccupa affatto: costoro continuino pure a trastullarsi tranquillamente nel loro mondo di fantasia.

Per quanto mi riguarda, il solo sapere che esiste un testimone, perfettamente identificato con nome, cognome e ruolo, che era presente al momento dello scatto dell'immagine mi conforta nel trarre le mie conclusioni.

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- AGGIORNAMENTO -

Segnalo che la questione delle ruote del Boeing 757-200 del volo AA77 è già stata chiarita in modo definitivo anche da una attenta analisi, disponibile in rete da anni, che può essere reperita qui.

Per solo scopo di completezza di informazione, riporto un'immagine del Bo757-200, tail number N644AA, cioè esattamente l'aereo che come volo AA77 si schiantò l'11 settembre 2001 contro il Pentagono, in cui si vede che nell'agosto 2001 montava cerchioni con 8 asole, nonostante esistano cerchioni da 10 asole che possono essere egualmente utilizzati sul Bo757-200.

Nessun limite è posto nel montaggio anche abbinato delle due versioni di cerchione, dato che entrambe sono omologate per l'utilizzo su Bo757-200.

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