di Henry62
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Domenica 15 aprile é stato presentato, nella prestigiosa sede della Fiera di Milano, nel corso della manifestazione Falacosagiusta, il libro "11 Settembre I miti da smontare", di David Dunbar e Brad Reagan, pubblicato nella sua versione originale da Popular Mechanics e tradotto in italiano da Paolo Attivissimo con la fattiva collaborazione del gruppo di Undicisettembre, per i tipi di Altraeconomia Edizioni Scarl e Cart'armata Edizioni.
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Si tratta di una ricerca che ha affrontato, uno ad uno, tutti i punti su cui si sono innestate le diverse teorie "alternative", per verificare l'attendibilità delle affermazioni complottiste, giungendo a contrastare in modo assai convincente le apparenti conclusioni raggiunte da siti e pubblicazioni, che fondano la loro efficacia solamente sull'incessante propaganda piuttosto che sulla solida base del metodo scientifico.
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I lettori più attenti ricorderanno che un settimanale italiano, Diario, pubblicò tempo fa un articolo di violenta critica delle teorie complottiste, basandosi proprio sull'inchiesta condotta da Popular Mechanics che ha portato alla stesura di questo libro.
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Come tutti i libri che vogliono approdare a conclusioni definite, prendendo posizione senza incertezze, anche "11 Settembre I miti da smontare", ne sono certo, susciterà in Italia reazioni contrastanti: per qualcuno, certamente per i più, sarà un punto di riferimento, per i fautori dell'autoattentato sarà certamente un capitolo da cercare di dimenticare, anche se sarà impossibile farlo.
Libro di forti emozioni, quindi, che presenta dati ed informazioni che difficilmente troverete su siti "complottisti", ma che sono la pura e semplice presentazione dei fatti, spiegati secondo le ipotesi formulate dai ricercatori incaricati da Popular Mechanics di affiancare i giornalisti nella loro grande inchiesta tecnico-scientifica.
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Il principale pregio del libro é, senza dubbio, quello di affrontare argomenti complessi con un linguaggio popolare, perfettamente capibile da tutti.
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Il libro é stato presentato al folto pubblico intervenuto alla manifestazione da Paolo Attivissimo, giornalista svizzero e anima del Gruppo Undicisettembre, che ha intrattenuto i presenti con una relazione sulle motivazioni che lo hanno spinto ad affrontare il non facile compito di tradurre in italiano il primo libro dichiaratamente anti-complottista, soffermandosi nel contempo sui più importanti e recenti sviluppi degli accertamente tecnici condotti dal Gruppo Undicisettembre sulle affermazioni dei principali esponenti delle teorie "alternative".
Una parte fra le più interessanti della conferenza, perché tale può essere considerato l'intervento di Attivissimo, é stata dedicata alle rivendicazioni fatte ad un giornalista dai vertici militari della struttura di Al-Quaeda, ben prima che i responsabili venissero catturati dalle forze armate americane.
Si tratta quindi di dichiarazioni rilasciate spontaneamente e pubblicate, anche in lingua italiana, in tempi non sospetti, certamente non addebitabili a condizioni di coercizione e di detenzione dura come invece si vorrebbe far credere da parte dei complottisti per le recenti conferme emerse nel corso di processi svoltisi a porte chiuse.
Purtroppo la realtà dei fatti a volte supera anche i peggiori incubi, e la morte di migliaia di innocenti, oltre alle vittime mietute a centinaia di migliaia dalle guerre innescate dall'11 Settembre, sono un esempio di dove possa condurre l'odio fra gli uomini e fino a che punto possa scatenarsi la belva umana.
Nel corso della presentazione, Attivissimo ha mostrato immagini fra le più diffuse anche in Rete, spesso portate dai complottisti come prove di demolizione controllata con thermite e per testimoniare la presenza di metallo fuso a Ground Zero, illustrando la manipolazione cui sono state invece sottoposte e consentendo di inquadrarle per quello che realmente sono, cioé immagini di lavori di demolizione operati dalle squadre di soccorritori nei giorni seguenti al crollo.
Come al solito, terminata la parte ufficiale, la discussione é proseguita in tono informale con scambi di domande e risposte molto dirette, sempre in modo garbato e cordiale.
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E' bene ricordare, a scanso di equivoci, che né Paolo Attivissimo, né il Gruppo Undicisettembre percepisce alcuna remunerazione dalla vendita del libro.
