E qui possiamo vedere esattamente dove una colonna passava da sezione rettangolare chiusa a doppia T aperta:
Naturalmente le colonne non erano fra loro indipendenti, ma collegate da travature orizzontali (tali supporti sono noti anche come Core Channels), di cui possiamo vedere alcuni esempi di cedimento in questa immagine:
Vediamo ora come il tanto vituperato report definitivo Nist descrive le diverse tipologie di colonne del core, per verificare se l’accusa lanciata dai "complottisti" di aver voluto minimizzare le caratteristiche di resistenza strutturale sono o meno fondate. Questi sono i due paragrafi in cui vengono specificate le caratteristiche delle due tipologie di colonne presenti nel core delle Torri Gemelle:
In cui, francamente, non sembra proprio che si voglia minimizzare il loro ruolo portante, ma, anzi, si indicano i nomi dei fornitori e il titolo dei materiali utilizzati, oltre a caratteristiche di carico di snervamento e spessore delle lastre piane. Nel capitolo successivo dello stesso report Nist viene ulteriormente definito sia il ruolo portante che le caratteristiche di controllo di qualità con cui vennero realizzate le colonne del core a sezione rettangolare chiusa, le più importanti per la resistenza ai carichi statici del nucleo centrale dell’edificio.
Nonostante questi elevati livelli qualitativi, la situazione verificatasi nelle Twin Towers ha portato ad un sovraccarico della struttura, che si è letteralmente sfasciata sotto l’effetto dei carichi dinamici indotti dal cedimento dei piani colpiti prima dall’impatto dell’aereoplano e poi indeboliti dall’incendio. Per maggiore informazione, ricordiamo che ogni componente strutturale delle Torri era punzonato o pitturato con codici identificativi univoci, come nell’esempio:
Di ogni pezzo è quindi possibile conoscere la posizione all’interno del progetto e le principali caratteristiche meccaniche di realizzazione ed installazione, oltre al nome del fornitore ed al numero di codice del lotto di spedizione. In pratica le Torri Gemelle erano un enorme puzzle, in cui la macchina organizzativa doveva assicurare la consegna al momento giusto dei pezzi univoci destinati alla posa in opera. Alla luce di quanto dimostrato, credo si possa dire che in nessuna maniera si sia voluto, da parte del Nist, fornire informazioni fuorvianti, ma probabilmente chi lancia queste accuse non è abbastanza informato o non ha le basi tecniche adeguate per apprezzare quanto scritto nei report specialistici. Per avere un’idea degli sforzi cui sono state sottoposte le colonne del core, possiamo osservare le immagini di alcune di esse, recuperate e tenute a disposizione per le verifiche tecniche:
Riassumendo, il rilascio delle blueprint architetturali é certamente importante, perché consente di aumentare la nostra conoscenza degli edifici (per esempio, la struttura degli ascensori), ma sarebbe assolutamente sbagliato, oltre che eticamente scorretto, utilizzare questi documenti per montare una campagna di denigrazione della reportistica tecnica elaborata dal Nist.
Credo che anche da queste considerazioni sia chiaro quanto siano gratuite e prive di fondamento le accuse di manipolazione lanciate dai siti "complottisti".
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