Giulietto Chiesa su RAI3: qualche riflessione.

di Henry62
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Oggi, giovedì 31 gennaio 2008, Giulietto Chiesa è stato ospite di Corrado Augias, su RAI3, per parlare di 11 settembre nell'ambito della trasmissione "Le storie - diario italiano" (ore 12.45).

Qui è possibile vedere il filmato della trasmissione.

Tralascio di esprimere le mia opinione sulle idee di Chiesa, che mi trovano completamente in disaccordo, ma vorrei fare qualche mia osservazione a caldo dopo aver visto il filmato in streaming dalla rete.

  • Zero non si presenta certo bene, visto che già nel primo filmato trasmesso, relativo al Pentagono, c'è un'affermazione non corrispondente al vero (minuto 02.20), quando lo speaker afferma che il collasso dell'edificio (collasso dell'edificio? ma una critica complottista non è proprio che il Pentagono avrebbe ricevuto danni troppo lievi per l'impatto di un Boeing 757/200?) è avvenuto un'ora dopo l'attacco.

  • In nessun momento della trasmissione si è mai accennato al fatto, secondo me fondamentale, che Giulietto Chiesa sia un politico, anche di una certa importanza, visto che siede al Parlamento Europeo come europarlamentare... come mai?

  • Chiesa, a fronte di una email spedita da una signora (di cui Augias dichiara cognome, nome e città di provenienza), in cui si segnalano dei dubbi in merito alle affermazioni complottiste di Zero e del gruppo capitanato da Chiesa stesso, non trova di meglio che etichettare chi non la pensa come lui con la frase: (05.03) "fanno il loro mestiere". Questa frase sibillina vorrebbe forse insinuare il dubbio nei telespettatori che chi non condivide le ipotesi complottiste sia soltanto un prezzolato al soldo di "qualcuno"?

  • Quando Augias presenta alcuni fatti tratti dal libro "La cospirazione impossibile", che contrappone la realtà dei fatti ai voli pindarici complottisti, Chiesa risponde (06.38) "... ma vorrei che fosse chiaro che qui non stiamo discutendo di questioni tecniche, le questioni tecniche sono secondarie".
 
Ma stiamo scherzando?

Questa affermazione basterebbe da sola a far capire da quale base di partenza siano state mosse le accuse sostenute da Chiesa e da Zero.
Personalmente ritengo una tale affermazione scandalosa, a dir poco.

Naturalmente poi Chiesa si smentisce immediatamente e non perde invece l'occasione di ribadire che, secondo lui, il buco del Pentagono era di cinque metri (10.02) ...

Quindi i fatti tecnici sono secondari quando affondano le "certezze" complottiste, mentre vengono proclamati a viva voce quando, a torto, si pensa che possano rafforzare i dubbi.

Un ben strano metodo scientifico di procedere!

Non parliamo poi dei cartoni animati delle difese antiaeree che avrebbero dovuto abbattere automaticamente ogni tipo di bersaglio aereo in avvicinamento al Pentagono e alla Casa Bianca...
Peccato che a poche centinaia di metri dal Pentagono passi, guarda caso, il corridoio aereo di avvicinamento per una delle piste dell'Aeroporto Nazionale Reagan, che si trova proprio in prossimità del Pentagono, e che accanto al Pentagono ci siano zone altamente urbanizzate.
 
Guardare per credere!

Augias richiama spesso Chiesa alla realtà dei fatti e devo dire che, francamente, nonostante Augias non possa certo essere considerato un debunker, riesce a farsi perdonare l'assenza di un reale contraddittorio.
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  • Lo stato d'animo di Chiesa emerge però chiaramente quando, accennando ai debunker, afferma: (11.15) " io però ribadisco il punto che noi non possiamo discutere di dettagli perchè ci vuole un mese di tempo solo per discutere dei dettagli. il problema è di capire la logica, allora la logica... e tra l'altro tutto questo discorso qua, che un po' mi dà un po' fastidio perchè io vorrei discutere di cose. Qui c'è un gruppo di persone che si è impegnato semplicemente a dire che quello che hanno detto le autorità ufficiali degli Stati Uniti è vero. ".

  • Chiesa allora rilancia e dice (15.31):"io affermo... affermo che il gruppo dei 19 dirottatori era composto in gran parte di agenti degli Stati Uniti d'America, per esempio, e lo abbiamo dimostrato nel libro, che smentiscano quello che abbiamo scoperto. Sei di questi dirottatori hanno combattuto in Bosnia, sei di questi dirottatori fanatici fondamentalisti hanno combattuto in Bosnia nella brigata, nella brigata islamica, di Alija Iztebegovic ... Significa che erano, come dire, a salario del M.P.R.I., Military Profesional Researching Incorporated ...".

Chi segue il dibattito sui blog sa perfettamente che nessun debunker accetta supinamente affermazioni di chicchessia e, anzi, finora le sole critiche documentate ai report ufficiali sono state fatte proprio dai debunker, non certamente da chi crede nelle cospirazioni cosmiche.
In conclusione, mi sembra di poter dire che su RAI3 si è potuto nuovamente assistere al tentativo mediatico di Chiesa di avallare come fatti quelle che sono invece solamente sue opinioni personali, perfettamente legittime, ma che restano pur sempre solo delle opinabilissime opinioni senza alcuna prova alla base.
Una nota di merito ad Augias per il modo in cui ha condotto la trasmissione, per Chiesa invece una bocciatura senza se e senza ma.
Ha ragione chi dice che il peggior nemico dei complottisti sono loro stessi: basta lasciarli parlare per più di cinque minuti che cadono immediatamente in contraddizione, come è successo a Chiesa.

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Qui potete trovare un ampio commento alla trasmissione.