La democrazia dei "cercatori di verità"

di Henry62
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Nonostante il precedente negativo dell'approccio con Mazzucco e Luogocomune, ho voluto verificare quale fosse il livello del confronto fra chi negli USA fa ricerca sui fatti dell'11 settembre e gli autoproclamati "cercatori della verità".
In data 21 marzo ho aperto un blog sul noto sito complottista americano "911Blogger.com", naturalmente utilizzando il mio solito alias Henry62.

Su questo sito ho volutamente evitato qualunque approccio che potesse essere considerato "provocatorio" e nella mia firma ho messo, per trasparenza, il link alla sezione inglese del mio blog.
Probabilmente la cosa non è stata notata e non ci sono state particolari ripercussioni, nè in termini di visite al mio blog, nè di reazioni, se si esclude un commento di un utente che ringraziava per la segnalazione che avevo fatto in merito alla risposta del Nist alla mia richiesta sulla presenza all'81° piano del WTC2 di una zona destinata ad accogliere un UPS, cioè un gruppo di continuità statica della Fuji Bank.

In data 10 maggio ho quindi postato un secondo messaggio, in cui segnalavo semplicemente la pubblicazione del mio articolo di analisi sulle evidenze dei danni del Pentagono e sulla incompatibilità delle stesse con l'ipotesi sia di un attacco missilistico, che di una esplosione all'interno dell'edificio provocata da esplosivo ad alto potenziale.

Questo articolo, grazie anche alla sua versione in lingua inglese, ha riscosso davvero un grande successo, con critiche molto positive su siti e forum di discussione d'Oltreoceano.

Probabilmente è stato proprio questo problema, cioè il far toccare con mano l'inconsistenza tecnica delle ipotesi complottiste che vogliono l'impatto di un missile al Pentagono, a scatenare l'immediata reazione di censura.

In data odierna, 12 maggio 2008, un amministratore di "911Blogger.com", senza alcun motivo particolare e senza alcuna comunicazione nè privata nè pubblica, ha bloccato il mio account ed ha rimosso la home page del blog, che ora non risulta più raggiungibile (http://www.911blogger.com/blog/2935), mentre è ancora visibile, ma per me impossibile da accedervi in edit, la pagina con la segnalazione del post sul Pentagono.

Questo è il messaggio dell'amministratore Reprehensor:

"Dear Henry... After reviewing your site I have to agree with the other criticisms here, you may be posting on the wrong site. Thanks for not making a spectacle of yourself, you could have gone down in flames had you chosen to do so.

I won't delete your blog here, but you should probably find a more hospitable climate for posting your "debunking" work.

Thank you. -rep.

P.s. One thing you should consider, is that the NIST "corner damage" photos could very well be photo-shopped.

It sure looks that way to me. .

I challenge you to obtain the original digital captures with intact EXIF data to prove me wrong."

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Ed ecco il messaggio di risposta che ora compare al tentativo di login al blog:

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"The username Henry62

has not been activated or is blocked."

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Molto bene, questa è la dimostrazione concreta del concetto di democrazia di questi signori, ma soprattutto è la prova che i "cercatori di verità" tutto hanno a cuore, tranne la verità.

Fra l'altro, è interessante notare che prima bloccano la possibilità di risposta dell'interlocutore, cancellandogli l'account, poi pongono la domanda di sfida in post scriptum.

Naturalmente, visto che non ci potrà essere pubblica risposta, cosa penserà l'ignaro lettore di "911Blogger.com" del cattivo debunker?

Infatti, nessuno contesta nel merito ciò che scrivo da un punto di vista strettamente tecnico, ma si preferisce bollare come generico debunking tutto ciò che non collima con le proprie ipotesi faziose.

Si grida al complotto e, contemporaneamente, si censura allegramente la realtà dei fatti!

Per essere molto concreti, è un fatto che la segnalazione della risposta del Nist, con la conferma dell'UPS nella Torre Sud (ricordo che si tratta dell'unico fatto nuovo dopo 6 anni dagli attacchi terroristici...), sia stata cancellata dal sito, ripeto CANCELLATA!

Ecco in concreto il vero metodo di ricerca della verità!

Con questo esperimento considero concluso ogni mio tentativo di conciliazione coi complottisti e da oggi non esiste più alcuna possibilità di collaborazione con chi si ostina a negare l'evidenza dei fatti.