Il sito di Ground Zero svela nuove sorprese agli studiosi

di Enrico Manieri - Henry62
.
Lo scavo di Ground Zero continua a riservare delle sorprese agli studiosi americani, ma questa volta la tragedia degli attachi terroristici non è direttamente chiamata in causa.

La scoperta cui mi riferisco non ha a che fare direttamente con i tragici fatti dell'11 settembre, ma apre una inedita finestra sull'America preistorica.

In particolare, faccio riferimento alla notizia, pubblicata sulla "The Metro Section" del "New York Times" del 22 settembre 2008, in cui si riferisce di una scoperta scientifica avvenuta nell'angolo sud-orientale di Ground Zero.

Durante i lavori di scavo della nuova Torre 4 a Ground Zero, in corso di esecuzione da parte della società "Silverstein Properties", è apparso un paesaggio eccezionale, mai visto a Lower Manhattan: è infatti riemersa la zona di erosione glaciale che intarsiò la pietra su cui sorge Manhattan circa 20.000 anni fa.
I ghiacciai preistorici, come giganteschi bulini, scolpirono e levigarono la pietra, ora sepolta sotto metri di sedimenti, e la modellarono in un gigantesco lavoro di traforo

Qualche avvisaglia di discontinuità nella zona in pietra sotto il World Trade Center era nata già durante gli scavi dello "slurry wall" negli anni sessanta; sospetti di zone non coerenti nella pietra si erano avuti anche durante i lavori di consolidamento dopo il crollo delle Torri Gemelle, quando nello stabilizzare il pericolante muro perimetrale del catino che cingeva le fondamenta del complesso, ci si accorse che alcuni tiranti non riuscivano a far presa sulla roccia, ma nessuno immaginava ciò che oggi ha invece visto la luce.

Il profilo della zona in pietra che è stata portata alla superficie mostra un andamento tormentato, ricco di canaloni e di ampi fori, prodotti dall'azione erosiva dei ghiacci e dell'acqua (potholes).

Con stile tutto americano, il canalone più importante è già stato denominato il "Grand Canyon of Lower Manhattan".

Il fatto che più incoraggia gli studiosi è l'estrema rarità di trovare simili manifestazioni della natura in prossimità dei mari.

Le rocce trovate nelle cavità hanno consentito di determinare i siti da cui la forza dei ghiacci le ha strappate, trascinandole per migliaia di anni fino all'attuale posizione: come le tipiche rocce rosse del New Jersey ed il basalto grigio dei monti Palisades.

Secondo i geologi, in alcune cavità create dall'erosione, sarebbe possibile studiare rocce vecchie di 500 milioni di anni, risalenti in pratica allo scontro fra le piattaforme continentali americana ed africana.

La presenza di un minerale chiamato Kyanite consentirebbe di affermare che all'epoca della loro formazione queste rocce si trovavano ad una profondità di circa 30 Km, dato che la Kyanite cristallizza solamente ad alta pressione e altissima temperatura.

Queste meraviglie della natura sono però destinate ad essere presto distrutte dall'azione degli ingegneri, che devono creare una superficie piana destinata a fungere da adeguato supporto alle fondamenta del nuovo World Trade Center, anche se gli operai che devono eseguire materialmente il lavoro non la pensano così.

Spontaneamente è nata fra loro la proposta di creare uno specialissimo acquario, avente queste rocce come fondale, in cui il pubblico possa un giorno ammirare come doveva apparire Manhattan migliaia di anni fa.