WTC7: un nuovo filmato dell'edificio in fiamme
11 settembre 2001: "crash covers" da Ground Zero
Da un punto di vista collezionistico, le "crash covers", cioè gli oggetti postali sopravvissuti ai disastri aerei, hanno appassionati collezionisti che si contendono questi veri e propri reperti per inserirli nelle loro collezioni.
- una ricevuta commerciale di 170 $, spedita da Rochester per Irvine, California, con un pagamento effettuato da Donna Snyder per un viaggio invernale da fare ad Aruba;
- una partecipazione di nozze spedita da Cape Neddick (Maine) da Jane Gallard per Los Angeles, trovata bruciacchiata per le strade di New York da un turista inglese che, tornato a Londra, ebbe l'alto senso civico di rispedirla al destinatario di Los Angeles spiegando di averla ritrovata per strada a New York in seguito all'attacco;
- l'ultima rinvenuta, è invece una lettera di un abitante di Chelmsford in Massachusetts che scriveva ai propri zii a Los Osos, in California; la lettera venne rinvenuta immediatamente dopo lo schianto da un operaio che aveva fatto il turno notturno; in data 20 settembre 2001 il mittente ricevette una telefonata in cui gli veniva annunciato che la sua lettera era sopravvissuta al disastro e che gli sarebbe stata inviata di ritorno da chi l'aveva ritrovata su una terrazza a quattro isolati dalle Torri Gemelle.
La traiettoria del motore destro di UA175
I sostenitori della teoria "no-plane" affermano che le Torri Gemelle non vennero colpite da due aeroplani di linea dirottati, ma da qualche altro tipo di ordigno mascherato in modo da simulare un jet.
Già un semplice confronto dimensionale, ricavabile dai fotogrammi che riprendono l'impatto di AA11 contro la Torre Nord (WTC1), estratti dal video girato dai fratelli Naudet (ripresa effettuata la mattina dell'11 settembre dall'incrocio fra Church Street e Lispenard Street), è sufficiente per scartare completamente l'ipotesi missile, ma comunque vorrei dedicare un po' di spazio all'approfondimento delle immagini che riguardano il motore destro del volo UA175, cioè del Boeing 767 che colpì la Torre Sud (WTC2), e alla parte conclusiva del suo volo dopo l'impatto.
Questa parte rilevante di motore venne ritrovata e immediatamente fotografata in decine e decine di immagini, scattate sia da semplici passanti che dagli investigatori, all'incrocio fra Church Street e Murray Street, a Nord-Est di Ground Zero.
In alcune immagini il motore sembra essere di piccole dimensioni, ma si tratta di un effetto ottico ed il confronto con la sagoma umana restituisce la corretta scala dimensionale dell'oggetto.
Ovviamente il rottame mostrato non è il motore nella sua interezza, ma la parte restante di esso, dopo che tutta l'ingombrante e fragile componente di palette del fan è stata distrutta nell'impatto e anche parte delle ruote delle turbine dei diversi stadi si sono staccate, disseminandosi sul percorso; una ruota venne trovata in prossimità del pezzo principale, deformata probabilmente per l'urto con il suolo e per il successivo rotolamento.
E' interessante però osservare che già le immagini dell'impatto mostrano, senza alcun dubbio, un rottame ad alta densità, di massa consistente ed incendiato, che lascia dietro a sé un'ampia parabola di fumo con origine dal punto di impatto del WTC2, andando a cadere esattamente nella zona in cui è stato ritrovato il pezzo di motore.
Questo schema aiuta a meglio comprendere la dinamica della caduta del motore e la localizzazione dei principali rottami.
Nelle immagini che seguono, scattate a brevissima distanza di tempo (frazioni di secondo) da diversi autori e da diverse posizioni, in giallo si evidenzia l'oggetto incendiato che cade, mentre in blu si mostra l'ombra dello stesso proiettata sulla facciata del WTC1.
La scia di fumo lasciata dal rottame compare nettamente contro lo sfondo del cielo azzurro e consente di vedere esattamente la traiettoria descritta dall'oggetto, come è possibile constatare dalle immagini panoramiche che seguono.
In queste immagini drammatiche si trova la conferma che:
- l'oggetto proviene esattamente dal punto di impatto dell'aereo contro la Torre Sud;
- la sua massa è importante e al momento dell'inizio della traiettoria è animato da grande velocità (altrimenti non descriverebbe quel tipo di traiettoria nell'atmosfera);
- la densità dell'oggetto è elevata, tale da rendere meno evidente l'azione frenante dovuta all'attrito dell'aria (che si concretizza nella minor curvatura della traiettoria descritta) rispetto ad altri rottami di minor densità che cadono al suolo a distanze inferiori dal punto di impatto.
Tutte queste caratteristiche consentono di ricondurre l'oggetto in volo alla parte di motore che venne rinvenuta all'incrocio fra Church Street e Murray Street.
Chi sostiene l'ipotesi del "no-plane" dovrebbe allora anche giustificare quale forza avrebbe dovuto essere applicata ad un rottame di così grande massa per fargli descrivere la traiettoria rappresentata dal fumo della scia.
Ovviamente la mia è una domanda retorica, dato che quello ritrovato non può che essere il motore dell'aereo che è stato mandato dai terroristi ad impattare contro la facciata sud del WTC2.
--- SEQUENZE VIDEO ---
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Rilasciati dal FBI nuovi video dell'attacco al WTC
WTC1 e WTC7: due nuovi filmati dei crolli
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Watch WTC7 in How to Videos | View More Free Videos Online at Veoh.com
Il sito di Ground Zero svela nuove sorprese agli studiosi
La scoperta cui mi riferisco non ha a che fare direttamente con i tragici fatti dell'11 settembre, ma apre una inedita finestra sull'America preistorica.
In particolare, faccio riferimento alla notizia, pubblicata sulla "The Metro Section" del "New York Times" del 22 settembre 2008, in cui si riferisce di una scoperta scientifica avvenuta nell'angolo sud-orientale di Ground Zero.
Qualche avvisaglia di discontinuità nella zona in pietra sotto il World Trade Center era nata già durante gli scavi dello "slurry wall" negli anni sessanta; sospetti di zone non coerenti nella pietra si erano avuti anche durante i lavori di consolidamento dopo il crollo delle Torri Gemelle, quando nello stabilizzare il pericolante muro perimetrale del catino che cingeva le fondamenta del complesso, ci si accorse che alcuni tiranti non riuscivano a far presa sulla roccia, ma nessuno immaginava ciò che oggi ha invece visto la luce.
Il profilo della zona in pietra che è stata portata alla superficie mostra un andamento tormentato, ricco di canaloni e di ampi fori, prodotti dall'azione erosiva dei ghiacci e dell'acqua (potholes).
Con stile tutto americano, il canalone più importante è già stato denominato il "Grand Canyon of Lower Manhattan".
Il fatto che più incoraggia gli studiosi è l'estrema rarità di trovare simili manifestazioni della natura in prossimità dei mari.
Le rocce trovate nelle cavità hanno consentito di determinare i siti da cui la forza dei ghiacci le ha strappate, trascinandole per migliaia di anni fino all'attuale posizione: come le tipiche rocce rosse del New Jersey ed il basalto grigio dei monti Palisades.
Secondo i geologi, in alcune cavità create dall'erosione, sarebbe possibile studiare rocce vecchie di 500 milioni di anni, risalenti in pratica allo scontro fra le piattaforme continentali americana ed africana.
La presenza di un minerale chiamato Kyanite consentirebbe di affermare che all'epoca della loro formazione queste rocce si trovavano ad una profondità di circa 30 Km, dato che la Kyanite cristallizza solamente ad alta pressione e altissima temperatura.
Queste meraviglie della natura sono però destinate ad essere presto distrutte dall'azione degli ingegneri, che devono creare una superficie piana destinata a fungere da adeguato supporto alle fondamenta del nuovo World Trade Center, anche se gli operai che devono eseguire materialmente il lavoro non la pensano così.
Spontaneamente è nata fra loro la proposta di creare uno specialissimo acquario, avente queste rocce come fondale, in cui il pubblico possa un giorno ammirare come doveva apparire Manhattan migliaia di anni fa.
Papa Benedetto XVI a Ground Zero
"Dio della pace, porta la tua pace nel nostro mondo di violenza: pace nei cuori di tutti gli uomini e le donne e pace tra le nazioni della terra. Volgi verso la tua via dell'amore coloro i cui cuori e le cui menti sono consumati dall'odio".
"Dacci conforto e consolazione, rafforzaci nella speranza, e dacci la saggezza e il coraggio di lavorare instancabilmente per un mondo dove la vera pace e l'amore regnino tra le nazioni e nei cuori di tutti".
"O Dio di amore, compassione e cura, guarda su di noi, persone di molte fedi e tradizioni differenti, che ci riuniamo oggi in questo luogo, scena di incredibile violenza e dolore.
Ti chiediamo nella tua bontà di dare luce e pace eterne a tutti coloro che qui sono morti.
Gli eroici primi soccorritori: i nostri combattenti contro il fuoco, i poliziotti, i lavoratori dei servizi di emergenza, e il personale dell'autorità portuale, insieme a tutti gli uomini e donne innocenti che furono vittime di questa tragedia semplicemente perché il loro lavoro o servizio li portò qui l'11 settembre del 2001."
"Ti chiediamo, nella tua compassione, di portare guarigione a quelli che, a causa della loro presenza qui in quel giorno, soffrono per le ferite e le infermità.
Guarisci anche il dolore delle famiglie ancora sofferenti e di tutti quelli che hanno perso loro cari nella tragedia.
Da' loro la forza di continuare le loro vite con coraggio e speranza.
Siamo memori anche di quelli che hanno trovato la morte o hanno subito ferite e perdite nello stesso giorno al Pentagono e a Shanksville, in Pennsylvania.
I nostri cuori sono tutt'uno con i loro, mentre la nostra preghiera abbraccia il loro dolore e la loro pena".
"Dio della pace, porta la tua pace nel nostro mondo di violenza: pace nei cuori di tutti gli uomini e le donne e pace tra le nazioni della terra. Volgi verso la tua via dell'amore coloro i cui cuori e le cui menti sono consumati dall'odio".
"Dio della comprensione, oppressi dall'enormità di questa tragedia, noi cerchiamo la tua luce e la tua guida mentre ci confrontiamo con questi terribili eventi.
Assicura a coloro le cui vite furono risparmiate di poter vivere in modo che le vite perse in questo luogo non siano perse invano.
Dacci conforto e consolazione, rafforzaci nella speranza, e dacci la saggezza e il coraggio di lavorare instancabilmente per un mondo dove la vera pace e l'amore regnino tra le nazioni e nei cuori di tutti".
Papa Benedetto XVI
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Nuovo interessante video di Mark Roberts
Vengono passate in rassegna tutte le affermazioni più eclatanti dei sostenitori delle "teorie alternative", che vengono regolarmente smentite dall'analisi dei fatti: pseudo-squib, completa polverizzazione del cemento, crollo del WTC7, uso di esplosivi ad alto potenziale.
Un video la cui visione è altamente raccomandata!
Mappa navigabile di Ground Zero